martedì 8 maggio 2012

Spinning nel salmastro, obiettivo regina.


                                                          "Foci e fiumi" (Il Salmastro)

Salve ragazzi, cercherò di buttar giù quelle che sono le mie modeste conoscenze maturate in anni di uscite e soprattutto grazie a tutte le dritte datemi dal mio compagno di pesca Simone Giorgetti, un vero guru in questo campo, infatti con lui si spinna quasi esclusivamente dalle foci a risalire. Con questo non voglio pretendere di insegnare nulla a nessuno, probabilmente scriverò cose che x molti saranno ovvietà, oppure cose che molti di voi non condivideranno affatto; è comunque il nostro modo di pescare a spinning nel salmastro.

- Partiamo dalle FOCI, esistono diversi tipi di foci, dal porto-canale, al fiume di media piccola portata al vero e proprio rigagnolo; a mio modesto modo di vedere, sono tutte estremamente interessanti, tutte meritevoli di una bella battuta a spinning; purtroppo ogni foce ha vita propria e caratteristiche diverse, sembra impossibile, ma capita spesso che due fiumi con foci anche distanti soltanto pochissimi km, abbiano caratteristiche e tempi totalmente diversi.
Regola primaria, x pescare in foce, seguire l'andamento delle maree, logicamente è preferibile andare in prossimità del culmine di alta marea, 2 ore prima, fino ad un paio d'ore dopo, meglio se il picco di alta coincide con un'alba o un tramonto. Da evitare giornate con bel tempo, sole a picco e totale assenza di vento, meglio giornate perturbate e ventose; a seconda dei fiumi, alcuni sono da evitare quando sono in piena, logica vorrebbe che con la mega piena e conseguente torba, in foce non si possa pescare, ma a volte, invece, almeno in alcuni spot, proprio in queste situazioni sono usciti i veri mostri!
Periodo, mah teoricamente da ottobre a aprile (parlo x la regina, logicamente) dove conviene insidiarle direttamente in foce o poco a risalire, anche in estate non è da disdegnare la pesca in foce, forse con periodo caldo, però, conviene andare a cercarle ancora più in dentro....
Vi metto ora un esempio di foce:

Schema E:



 Dove andare a spinnare con la speranza di avere successo? Beh, qui entra in gioco l'esperienza e la conoscenza dello spot in questione; o ti armi di santa pazienza ed inizi a frequentare una foce in vari momenti fino a quando non ne carpisci i segreti o ti trovi un compagno di pesca già ferrato sullo spot......
Nello schema “E” ho numerato gli spot meritevoli di qualche lancio:
1) Scogliere o banchine in mare aperto, se con fondale subito alto, possono essere valide x insidiare qualche serra o barra, soprattutto in corrispondenza di alba e tramonto (qui non mi dilungo, ne sapete + di me); se invece il fondale è basso, misto scoglio sabbia, la spigola potrebbe stazionarvi; consiglio i vari noti plastichetti jappo, Angel Kiss, SL, Blue Code, X-rap, oppure della gomma (shad e simili)
2) Con il flusso di marea entrante, molto pesce foraggio tende a risalire il corso fluviale, al seguito spesso entrano i nostri amici predatori, spigole ma anche serra (incredibilmente da me avvistati anche a 5 km dalla foce!) e qualche leccia; occhio alle cacciate quindi, bisogna sempre soffermarsi, osservare e ad ascoltare, cercare di “leggere lo spot” (di notte soprattutto, sono solito fermarmi x alcuni minuti e nel silenzio ascolto i suoni del fiume, tendo l’orecchio ai movimenti anche impercettibili, e se sento il famoso “chop” col quale la regina letteralmente aspira a galla la minutaglia, è il momento di lanciare in quella direzione!). Come esche popper o wtd direttamente sulle cacciate, ma io spesso, soprattutto di notte, ci lancio il pinocchio, magari bianco o testa rossa e, devo dire, spesso non resto deluso. In pieno agosto si possono trovare anche branchi di lecce stella, qui con piccoli metal jig, falcetti in gomma o piccoli plastichetti, c’è la possibilità di divertirsi parecchio (raccomando sempre un doveroso C & R, non facciamo stragi!!).
3) Presenza di affioramenti, scogli semi sommersi o piccole secche all’interno della foce, sono vere e proprie miniere d’oro, vanno sapute individuare; un’esplorazione dello spot in situazione di picco di bassa marea, ce le può far notare! Una volta memorizzate sono da battere in fase di alta marea; intorno a questi ostacoli / affioramenti, spesso ci sono spigole in agguato; c’è una componente di rischio, soprattutto se si impiegano artificiali dotati di ancorine, ma il rischio ne vale la candela; se il lancio è preciso e il predatore è in zona, difficilmente riuscirete a fare più di 2/3 giri di manovella….l’attacco sarà fulmineo e potente!! Ottimi i senko da 5’’ o da 6’’, i Kimco della Deeps, gli Swig Impact keitec e i Molix Sidus da 5’’ bianchi, se non si vogliono rischi di incaglio; altrimenti wtd tipo i sammy o artificiali ad imitazione di anguillette, torno sempre lì, ma sappiate che in questo tipo di pesca, impiego sempre con costanza i pinocchi!! Invece con i popper, in questo tipo di situazione, sono stato premiato di rado.
4) e 6) ovvero banchina con presenza di imbarcazioni ormeggiate e banchine in disuso, con presenza di strutture in acqua tipo paletti, corpi morti affioranti, barche semi sommerse; presentano caratteristiche similari, sono tutti potenziali nascondigli x la spigola; prediligo andare di notte a sondare gli spazi tra barca e barca, di sovente spigole anche di grossa taglia sono in agguato sotto le imbarcazioni (spesso anche nei mega porti sotto i traghetti di linea, se vi ci fanno pescare); gomma o piccoli artificiali bianco / trasparenti ad imitazione di gamberetti, 3/5 cm; piccole teste piombate, uso spesso i tube spiombati o leggermente piombati, filo fine fluoro 0.20/22 e canne corte e sensibili, meglio una 6’6’’ da mezza oncia.
5) Presenza di affluenti, all’interno della foce, dove vi è mescolanza di acqua dolce con salata, lì spesso trovate grossa presenza di cefali, e dove sono i cefali spesso ci sono i predatori; questi spot sono caratterizzati spesso da basso fondale, quindi wtd, popper, anguillette, etc..meglio con livree stile il foraggio che staziona in loco; ottimi risultati con L’edonis colori naturali!!

In generale, in questi tipi di spot, sono solito non impiegare il trecciato, anni di prove me lo hanno fatto bandire dalle mie bobine, adopro il fluorocarbon a diritto, mi porto dietro sempre almeno 3 bobine, una con 0.22, una con 0,25 ed una con 0.28; cambio a seconda delle situazioni e degli spot;
Muli: impiego lo Shimano stradic 4000FC (alto rapporto di recupero) e lo Stella 4000FD;
canne: soprattutto x spot 1) e 2) possono andar bene una 2 pz anche fino ad 8’6’’ da 20 a 40gr (es:  Daiwa Silver Creek 8’) o monopezzo da 7’6’’ come la Greenwater 901S; x spot 3)/4)/5)/6) meglio canne più corte e sensibili, max una 7 piedi e fino all’oncia.
Non stancarsi mai di chiedere, informarsi, usare anche le webcam x tenere d'occhio i vari spot (io che abito a 150 km dal mare, me ne servo di sovente, onde evitare di farmi un viaggio a vuoto).
Nelle mie zone ogni foce conosce un periodo di massima che può durare anche solo una decina di giorni e l'incredibile, è che quando cessa il momento propizio in una foce, inizia nell'altra, magari distante anche meno di 20 km.......questo lo imparerete a capire solo dopo anni di battute e cappotti!!

Schema A

 






In questo schema vi voglio parlare del canaletto o rigagnolo, di sovente snobbato dalla maggioranza degli spinner, si tratta di rivoli d’acqua di scarsissima portata, spesso in fase di bassa marea non hanno più di 20/40 cm di profondità, larghezza dal metro ai 2/4mt; caratterizzati da vegetazione o canneti sulle sponde; ebbene fateci 2 lanci, in condizioni di alta marea coincidente con alba o tramonto!! Anche qui i predatori risalgono il corso d’acqua inseguendo il foraggio 1) e poi sono soliti fermarsi in agguato o presso strutture semisommerse 2) o sotto la vegetazione che ricade sull’acqua 4) o tra le canne 3); stazionano in questi spot fino alla quasi totale scaduta, attaccando prevalentemente quando il foraggio tende a riuscire dal corso d’acqua. Personalmente ho avuto catture bellissime prevalentemente nelle condizione 4) cioè lanciando a lambire la vegetazione; dico la verità, non ho mai provato la gomma, anche se credo che senko ,kimco, e piccoli shad sarebbero validi; impiego prevalentemente la sibillina in 4 sezioni del Bartoli e la Pulce di Fabio Piras (artificiale che pare nato apposta x questi tipi di spot!!), o l’Edins; ottimi anche plastichetti sui 5 cm color cefalo, i classici rapalini e piccoli wtd, sammy da 65 e 85. Non vi dico gli artificiali che ho lasciato appesi a quelle frasche, ma quando vedi esplodere l’acqua e ti esce un esemplare sui 2 / 2,5 kg in 40, max 30 cm d’acqua, ti vengono i brividi!!! Spesso dopo il lancio non riesci a fare 2 giri di manovella….
Data la pochezza di questi cataletti, spesso riesci a risalirli max x 600 / 800 mt, ma secondo me sono gli spot più belli che esistano!! Canne corte e leggere, max 6’6’’, mulo anche un 2500 /3000; x chi fosse pratico del casting, sarebbe, a mio avviso, la tecnica ideale da impiegare in questi spot!!

Spot “B”






Ora esaminiamo uno spot situato sui 3 km dalla foce, corso d’acqua di media importanza, profondità max sui 2 mt, corrente non troppo accentuata; anche a questa distanza l’importanza delle marea è determinante; visivamente riesci a notare se siamo in fase di marea montante o calante; lo spot è significativo in quanto presenta affioramenti 1) che distano 10 / 20 mt dalla sponda; sono formazioni rocciose misto sabbia caratterizzate dalla presenza di molluschi (mitili), molto pericolosi x i nostri finali!!! In fase di bassa marea li vedi fuoriuscire, ma con la marea alta stanno sotto e li intravedi appena; ebbene sono il nascondiglio perfetto x le regine; purtroppo non vi stazionano tutto l’anno, ma in fase di pre-frega (ottobre-novembre) e post frega, da fine marzo in poi!! Se si riesce a beccare il periodo giusto, le catture non mancheranno; la tecnica consiste nel lanciare direttamente sopra o subito a lato di queste formazioni; la profondità qui può variare dai pochi cm fino al metro;
abbiamo avuto risultati con piccoli popper sui 7/8 cm, con gomma, shad sui 5/6 pollici e vermoni siliconici piombati in testa, ottimi i senko e i sidus da 5’’ neri e grigi; e immancabilmente con le imitazioni di anguilletta snotata sia in 3 che 4 sezioni, con nuoto piuttosto superficiale, quindi ottimo anche il mephisto di Moreno, anche se difetta un po’ nella gittata. Occorrono canne importanti, che sappiano sparare plastichetti sui 10/15 gr anche a 25 mt; noi impieghiamo 2 pz sugli 8’ 15/30gr stile Daiwa Silwer Creek e shimano lesath o monopezzo sui 7 (labrax), 7’6’’ greenwater 901s.
2) se vi sono affluenti, stesso discorso che per lo spot in foce, osservare se vi è la presenza di pesce foraggio e agire di conseguenza; se c’è attività vedrete pascetti saltate, cacciatine, gorghi sospetti che muovono la superficie dell’acqua.
Per chi avesse la fortuna di essere dotato di una piccola imbarcazione a motore (elettrico o a scoppio, ove consentito) risalire il corso d’acqua fino a questi spot e lanciare su tutte queste formazioni affioranti, in corrispondenza di sbocchi di canaletti o fognoni e ai bordi, dove vi siano canneti o vegetazione ricadente, in questo caso è consigliabile gomma antialga:

Spot “C”





corso d’acqua importante, con discreta corrente e profondità fino ai 4/5mt; con sponde senza particolari riferimenti, strutture o affioramenti; presenza costante di canneti ai lati e qualche canaletto. Spot che può essere locato anche a 5 / 7 km di distanza dalla foce; deve comunque avere sempre la caratteristica di risentire in maniera importante e costante del flusso delle maree!!
Qui ci sono 3 modi di pescare; 1) se ci sono canaletti che affluiscono, sondare le acque che si mescolano, spesso anche di differente colore…..fa specie dirlo, ma se vi sono anche fogne o canali di scolo, vi troverete una presenza massiccia di cefali e di conseguenza la possibilità di trovare il predatore; la modalità di pesca è la solita che ho precedentemente segnalato in situazioni simili.
3) nei canneti, si pesca solo dove vi sono piazzole ricavate dai pesatori, fondamentale lanciare subito davanti alla piazzola prima di arrivarvi e poi subito ai due lati lungo canne, spesso la regina è lì sotto i piedi e la si fa fuggire!!! Una volta sulla piazzola, si lancia a 180 gradi, con costanza e ripetitività; si osserva il fiume in cerca di cacciate 2) in questi casi sono uscite catture importanti anche sui 4 / 5 kg; grosse regine che seguono il foraggio o lo predano a galla nel mezzo del corso d’acqua; incredibilmente in questi spot, ben distanti dalle foci, mi è capitato più volte di assistere alle cacciate ed ai salti dei serra!! A poter disporre di una barchetta, gli anfratti che si aprono tra i canneti sarebbero tutti da sondare, stile pesca al bass (lago di Massaciuccoli).
Questi tipi di spot, ove consentito, sarebbero validissimi di notte con alta marea e assenza di luna.
Attrezzatura: canne 8’6’’ 2 pezzi o monopezzo 7 / 7’6’’, che lancino fino a 30gr; muli taglia 4000 con un buon rapporto di recupero, adoro lo stradic!! Esche, beh sibille, pinocchi, x rap, angel Kiss, Edonis, sugli sbocchi dei canaletti i soliti wtd, popper e piccoli platichetti. Tra le canne gomma antialga, non importa piombata.

Ora uno spaccato degli spot, prendendo in esame quello che c'è sotto la superficie del corso d’acqua, questa vale sia x lo spot “C” che “B”:





Ho un po’ riassunto tutte le situazioni già evidenziate:
1) cacciate nel bel mezzo del corso d’acqua, da parte di predatori che risalgono seguendo il foraggio.
2) Spigole alla base dei canneti, fondale molto basso anche 30 / 40 cm; come detto le si insidiano con lanci paralleli alla sponda o da un’imbarcazione.
3) Scalino o salto di profondità, molto difficile da individuare; se si trova è facile incontarvi qualche predatore; gomma piombata, meglio vermoni, sarebbero l’ideale.
4) Le famose formazioni affioranti o secche, che tanto vi ho descritto e decantato; come detto, spesso vi prosperano molluschi, mitili, dai bordi taglienti; più volte ho avuto tragiche rotture causate dalla spigola che ha portato la lenza a sfregare contro queste “cozze”!!

Infine prendo in esame una situazione “limite” x la definizione di spot salmastro:

Spot "F"










Trattasi di una foce, ma caratterizzata dalla presenza di ristagni d’acqua dolce di una certa consistenza; queste pozze d’acqua, alimentate dalle piogge invernali, hanno anche una certa estensione, sono presenti da ottobre a maggio-giugno e sboccano a mare non direttamente, ma filtrando lentamente attraverso la massicciata artificiale, realizzata x proteggere l’arenile dalla erosione. Ho imparato a pescare nella situazione 1) osservando altri spinner, sinceramente ero solito andare in foce e provare a lanciare sui classici spot 3) (marea entrante con predatori al seguito del foraggio) e 2) (predatori che stazionano e cacciano nei pressi dello sbocco del corso d’acqua, prevalentemente sempre in situazione di alta marea ed in coincidenza di alba o tramonto). Lo spot 1) è appunto caratterizzato da una piccola scogliera (diciamo spiaggia ciottolosa artificiale, con acqua piovana che filtra al di sotto di essa e sbocca a mare; in acqua non si notano cambi di colore o variazioni di corrente; vi si osservano, spesso, invece numerosi branchetti di minutaglia; la profondità dello spot varia dal metro ai 2 mt, infatti, la piccola scogliera, ha la caratteristica di creare subito un certo fondale.
La presenza di acqua dolce che fluisce in mare, crea sicuramente un richiamo forte x il foraggio, probabilmente filtrano anche micro organismi dei quali si cibano i piccoli pesci.
Queste sono situazioni di pesca incredibili, vi ho riscontrato la presenza del predatore soprattutto in fase di alta marea, ma anche in fase di scaduta, soprattutto se la foce è un po’ in piena e con mare formato. Se ci si allontana, anche di pochi metri dalla zona di filtraggio a mare dell’acqua dolce, le probabilità di cattura si riducono drasticamente.
Tecnica di pesca, prevalentemente impiego di shad siliconici di modeste dimensioni, vermoni piombati stile Molix sidus e senko della yamamoto, oppure lipless come Blue Code, Vivace Banbina e Mar Amigo; qualche risultato anche con i jig Iarfish e alcuni metal jig. Il predatore staziona sul fondo, è lì che và ricercato!! Il periodo migliore va da novembre a febbraio, periodo anche della frega.

Doverosa precisazione, gli schemi degli spot da me evidenziati, non ricalcano alla lettera spot reali, volutamente ho lavorato di fantasia, creando situazioni con caratteristiche similari agli ambienti che frequento, la sostanza è quella, la geografia un pò meno; inoltre non necessariamente trattasi di spot toscani, frequentando sì ambienti della mia regione, ma anche Alto Lazio, Sardegna, Sicilia e Liguria. Ho voluto illustrare la tecnica, descrivere quella che intendo io x pesca nel salmastro; tutte modalità con caratteristiche che ben si adattano a spot presenti un pò ovunque...........
Ho cercato di rendere questa lunga esposizione il più semplice possibile, utilizzando un linguaggio privo al massimo di tecnicismi, nomi di inneschi, modi di lancio e di recupero, x far comprendere a tutti quello che è il mio modo di pescare; in particolare lo dedico ai ragazzi che da poco si sono accostati allo spinning, persone di 16 / 18 anni, dotati di tanta passione, pochi soldi e poca esperienza!!

4 commenti:

  1. ciao, complimenti per l'articolo, davvero molto utile ed esplicativo!
    abito sulla costa opposta, e mi sono avvicinato a questa pesca solo da un paio di mesi, proveniente dallo spinning in acqua dolce.
    purtroppo qua in romagna la spigola a spinning da riva risulta una sorta di chimera, e certi spot che ho trovato nei tuoi report ce li sogniamo (almeno a livello di popolamento).
    insomma la mia esperienza fin'ora si limita ad un solo pesce agganciato, per giunta slamato a 20 metri di distanza, il che, dopo 2 mesi di tentativi, può in effetti parer poco.
    tuttavia non demordo, e spero, grazie anche ai consigli trovati su queste pagine, di riuscire a portare a riva una regina, prima o poi.
    continuerò a seguire il blog con interesse.

    a presto!
    marco

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    1. Ciao Marco, grazie x i complimenti!!! Fa piacere vedere che la propria esperienza può essere di aiuto a chi si approccia e muove i primi passi nel meraviglioso e difficile mondo dello spinning salso. Posso solo consigliarti di non demordere, di insistere, battere gli spot ripetutamente ed in diverse situazioni, onde capirne i periodi ed i punti propizi, con impegno, sacrificio e dedizione, vedrai presto arriveranno i risultati e le soddisfazioni!!!
      Saluti
      Robe

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    2. spero che perseverando i risultati arrivino, è una pesca che mi affascina moltissimo.
      per il futuro mi riservo di chiederti qualche delucidazione tecnica-naturalmente se sei d'accordo

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  2. Volentieri Marco, chiedimi tranquillamente quando vuoi!!

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