mercoledì 9 maggio 2012

Il Sammy, validissimo WTD

Nello spinning marino, il wtd “walking the dog”, sta prendendo sempre maggior campo; gli spinner stanno apprezzando sempre di più questa tecnica di derivazione dal FW e la impiegano con molta efficacia; verrebbe da pensare che il suo utilizzo sia prevalentemente in condizioni di acqua bassa e poca corrente, quindi ideale nel salmastro, invece si ottengono eccellenti risultati anche in mare aperto, da porti, scogliere e pure da natanti. Tra i predatori che hanno dimostrato di saper apprezzare questo tipo di recupero troviamo i serra, le spigole, ma anche lecce e barra.

Uno dei wtd che prediligo e che mi ha saputo regalare catture di svariati tipi di predatore, è il Sammy della Luky Craft; di questo artificiale ne esistono diverse versioni e misure, rendendolo ideale x svariate situazioni di pesca ed impieghi.

 



Si và infatti dal piccolo 6,5 cm al grande 12,8 cm.
Questi artificiali sono dotati di un sistema di rattling non molto accentuato, le armature non sono passanti, ma personalmente, anche con discreti serra, non ho mai riscontrato problemi relativi all’armatura, sono caratterizzati da una discreta gittata e presentano un assetto a 45 gradi.
Per farli lavorare nella maniera appropriata, non è richiesta una grande tecnica, diciamo sono di agevole manovrabilità, il ché non guasta, visto che la tecnica del wtd, generalmente, richiede una discreta esperienza, dovendo saper mixare nella maniera più appropriata jerkate e recupero. Sono armati con ancorette stagnate di discreta qualità, atte a resistere alla salsedine, ma sono solito, soprattutto x i modelli più grandi, atti ad insidiare serra e lecce, sostituire le ancorine con altre più robuste, fare attenzione però, a non sbilanciarli, vanificandone l’azione di pesca..



- Sammy 65 mm x gr 5,8 un piccoletto molto versatile, ideale nel fresh water dove ha dato ottimi risultati con i cavedani, ma eccellente anche nel salmastro, in condizioni di scarso vento e poca corrente.





Le sue piccole dimensioni richiedono, logicamente, una gestione particolare, monofili adeguati, che ne permettano una migliore lanciabilità e non ne sbilancino l’azione di recupero, quindi uno 0.18 / 0.20 nel FW e l’utilizzo di trecciati 0.8 / 10 LB nel salmastro;
x quanto riguarda l’impiego in SW, che è quello che più ci interessa, è usabile non in mare aperto, ideale nel salmastro sia con sole alto, lanciato su cacciatelle, ma ha dato i migliori risultati, come x il fratellino maggiore, soprattutto in notturna.



- Sammy 85 mm x gr 12,6 uno dei miei preferiti; in colorazioni naturali, è forse il wtd che mi ha regalato maggiori strike nel salmastro; ideale di notte, in condizioni di basso fondale, da sparare sulle cacciate, quando si và più ad orecchio che a vista… la regina non richiede un recupero particolarmente sostenuto, a volte basta farlo cadere nel punto giusto e l’attacco è immediato; ha un ottimo e composto impatto in acqua. Con sole alto sempre ideale in foci o salmastro, quando si nota una certa attività, con presenza di novellame, mugginotti, ect…





Recuperato anche sostenuto, incuriosisce i predatori che sono in azione, spigole, lecciotte ed a volte anche qualche cefalo. L’ho impiegato anche in mare aperto, da scogliera a serra e, devo dire, se pur preferibili le taglie superi, riesce a ritagliarsi il suo spazio, anche se occorrono condizioni ideali x il suo impiego (poco vento, leggera corrente).



 



Può trovare anche impiego, preferibilmente nelle colorazioni tipo “sardina”, sulle mangianze di tombarelli, palamite, alletterati ed anche di lampughe ,con discreto successo, magari x questo tipo di pesca da natante, difetta un po’ nella gittata (non si riesce mai ad avvicinarsi troppo alle mangianze) ma se si riesce ad arrivare a tiro, può fare la differenza.


- Sammy 100 (98,5mm) x gr 13,6





 e Sammy 115 mm x gr 18,5 versione SW




rientrano, grosso modo nella stessa tipologia d’impiego; soprattutto il 100 è ben impiegabile nel salmastro, magari quando ci sono condizioni di maggior vento e corrente, è ideali farli lavorare in concomitanza di strutture, scogli semi sommersi, secche e canaloni, in tutti quei posti dove difficilmente arrischieresti uno snodato o un jerkettino, possono essere l’alternativa alla gomma.
Spesso il predatore è in agguato in queste situazioni e un wtd può agevolare il compito. Queste 2 misure hanno dato ottimi risultati anche in spot particolari, tipo lagune, con basso fondale, sempre inferiore al metro e presenza di alghe, lanciati da natante, si sparano lontano, hanno un’ottima azione e se la spigola è in caccia, si esibirà in attacchi da paura.





Impiegabili anche da scogliera o banchine portuali x invogliare all’attacco il serra, soffrono però, in maniera importante il vento, che ne limita la lunga gittata, quindi in queste condizioni, è da preferire il modello 128.


- Sammy 128 mm SW x gr.28





dotato di 3 ancorine; un signor WTD, trova il suo impiego ideale nella ricerca dei serra, stupenda lanciabilità, entrata in acqua ottimale, stupendo movimento, sia a ritmi medio bassi, che anche a ritmi sostenuti; regge molto bene la corrente e resiste a discrete raffiche di vento, anche trasversali, uno dei migliori wtd davvero che si possono reperire, al pari forse del Pro-q 120. Anche con terminali in fluoro belli robusti, tipo 0.40 o anche superiori, non perde nell’azione. Soprattutto lo caratterizzano la facilità con cui si riesce a manovrarlo, la stupenda gittata e la curiosità che suscita nei predatori. Ideale nei cambi di luce, ottimo in colorazioni naturali. Anche i barra, in notturna, non disdegnano questo tipo di recupero e, nello specifico, questo artificiale.


- Sammy Live 120 mm x gr 24,5





     (in foto in alto il Live a confronto con il sammy 85)


armato con 2 ancorine con la posteriore datata di piumetta bianca; wtd atipico, infatti la parte posteriore dell’artificiale è costituita di molte sezioni snodate, l’intento sarebbe quello di accentuare e facilitare il movimento zig zagante ed oscillatorio dell’plastichetto nelle sua azione ma, sinceramente, non ho notato particolari vantaggi o migliorie rispetto ai fratelli similari, il 115 ed il 128, anzi, nell’azione mi sembra un po’ più ingessato; wtd sempre di notevole stazza, indirizzato ad uso marino da porti e scogliere, alla ricerca dei grossi predatori. Buoni riscontri soprattutto con colorazione nera, in corrispondenza dei cambi di luce.


- Sammy Wood 100 mm x gr 20. ( by Gavatash ) in rapporto al peso sicuramente e' quello che si lancia meglio, sia come gittata, davvero ottima, sia in situazioni di vento.
Questa "dote" se cosi' la vogliamo chiamare e' dovuta al suo peso specifico alto conferitogli dal materiale di costruzione che e' il legno.
Sempre parlando della sua costruzione il Wooden e' sprovvisto di rattlig, caratteristica che in particolari situazioni di apatia dovuta alla troppa pressione di pesca o di giorno con acqua trasparente risulta vincente.....io personalmente lo preferisco a tutti forse proprio per questa caratteristica.
Per quanto riguarda la manovrabilita', forse e'un pelino più difficile dei fratelli, ma e' anche quello che si riesce, a mio avviso, a personalizzare maggiormente.
E' risultato eccellente con le spigole essendo nato per il bass, è purtroppo fornito con ancorette FW, per niente disdegnato dai barra serra e pelagici anche se e' un vero peccato farlo venire a contatto con i denti di questi predatori accorciandogli la vita di non poco, il tutto, comunque, e' rimediabile con resina epox.



Un ringraziamento a Mirco (Gavatash) e Leo (SpySW) che mi hanno supportato, in questa piccola recensione, con i loro preziosi contributi personali e di esperienza 


Ora una brevissima descrizione a parole, cosa difficilissima, su quello che è il recupero dei WTD e su come si padroneggia questa tecnica.
Come accennavo sopra, la tecnica del wtd è nata x la pesca in acque dolci, soprattutto dedicata al bass; il wtd in FW è eseguito a regimi piuttosto lenti, canna bassa, piccoli colpetti di polso (jerkaine) e poi recupero col mulinello (và trovato il giusto mix tra jercata e recupero, che non devono mai coincidere), la lenza deve restare sempre leggermente in bando e, questo bando permetterà all'artificiale di fare la classica sbandata, andando ad eseguire un movimento zig zagante ampio, tipo ad S.
Diciamo che nel salmastro, x la regina, questo tipo di azione lo si può importare quasi in toto; la spigola, caccia prevalentemente in agguato, difficilmente insegue, quindi un recupero lento da effetture in prossimità di scogli, affioramenti, ostacoli e via dicendo.
Il tutto cambia se si vuole adottare questa tecnica in mare aperto, ma soprattuto se è rivolta agli altri predatori, vedi serra, lecce, ect....
Qui occorrerà aumentare la velocità d'azione, il movimento ad S ampio, tenderà a restringersi, diventando più frenetico, irregolare, producendo pruzzi e sbandate, anche frenetiche, atte ad innervosire ed incuriosire il predatore..... meglio non fare mai un recupero lineare e regolare, ma prodursi in accellerate, stop, variazioni di velocità....
La canna, sempre tendenzialmente bassa, anche se, in condizioni di mare agitato, è meglio alzarla un pò e spostarla di lato; sempre jerkatine di polso, ma aiutarsi anche col movimento impresso dal recupero con la manovella, in pratica il bando della leza, che imprime il movimento al plastichetto, andrà comandato e indotto non solo dal movimento del cimino, ma anche dall'azione del recupero impresso dal mulo.... dicevo che a parole non è semplicissimo....
Provare, provare e riprovare, magari con WTD tipo appunto il Sammy e magari il Pro-Q, che son tra quelli di più facile gestione e lavorabilità.

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