mercoledì 21 settembre 2016

Un ringraziamento all'amico Andrea Cavallini



     Il pescatore viene spesso tacciato di essere un personaggio schivo, solitario e che sovente rifugge la compagnia e la condivisione; personalmente non mi ritrovo con questo luogo comune, anzi questa grande passione per la pesca a spinning, mi ha permesso negli anni, di conoscere tanti ragazzi, apprendere tanto e qualche volta , dare e trasmettere un po’ delle mie esperienze, visitare svariati luoghi ed essere invitato in molteplici  spot di pesca.
Ho fatto più amicizie e conoscenze in questi anni che nel periodo degli studi scolastici ed universitari, pare impossibile, ma è così!!!
In occasione di una delle tante battute di pesca, in uno spot maremmano, oramai diversi anni addietro, mi trovai a pescare accanto a due spinner pistoiesi, piacevole mattinata, culminata con la mia cattura di un grosso esemplare di serra; Andrea, uno dei due ragazzi, si prestò a darmi una mano nel recupero del predatore, aveva un piccolo raffio e salpò il pesce, da dentro una branchia. Portato sulla scogliera, ci imbambolammo tutti ad osservare il predatore e questo, con uno scatto tipico di questa specie, riuscì a disimpegnarsi dal raffio e dall’artificiale, che ancora aveva in bocca e ritrovò la libertà!
Ricordo la disperazione e l’imbarazzo sul volto di Andrea, rammento pure il mio dispiacere, per non aver potuto almeno effettuare uno scatto a quello che era un pesce da primato personale ….. ma pace, sono cose che succedono in pesca!!!
Negli anni successivi è capitato di ritrovarci per spot e, magari ancora al crepuscolo, con luce incerta mi si chiedeva: “ma tu sei Roby? Sono Andrea, quello che ti fece perdere il serra!”  Via risate a non finire e poi iniziavamo a pescare condividendo le esperienze avute nei vari periodi che non ci eravamo visti.
Questo è capitato anche pochi giorni fa ed in quell’occasione Andrea mi ha chiesto l’indirizzo per inviarmi una cosa ….

Ieri ho ricevuto un plico e vi ho trovato un libro scritto dal mio amico:

D’amore, di pesca, di cucina e di altre sciocchezze





tra l’altro con una bellissima dedica, che mi ha fatto veramente piacere


 mi sono subito messo a leggere e non sono riuscito a staccarmi da quelle pagine; racconti semplici ma densi di passione e di amore per la pesca, la cucina  e per la vita in generale!!! 

Approfitto di questo mio piccolo spazio web per ringraziare Andrea e per fargli i miei più sinceri complimenti, tutti  desideriamo, in qualche modo, trasmettere al prossimo un po’ di noi, del nostro vissuto, Andrea lo ha fatto con questo libro, io nel mio piccolo, cerco di farlo col blog ….

Grazie ancora Andrea ed al prossimo incontro per spot!!!!!!!!!

martedì 13 settembre 2016

La ricerca del Serra in Top Water



     Riallacciandomi al post precedente, sono a tirare le somme di questa stagione estiva 2016 dedicata alla ricerca del predatore marino che prediligo, il Serra, combattente incredibile, con la tecnica del Top Water. Anche quando le condizioni consiglierebbero l’impiego di long jerk, preferisco sempre insistere con lo spinning di superficie,  meglio una preda in meno, ma se l’attacco avviene a galla, la soddisfazione è 100 volte maggiore!!! Come anticipato, ho un po’ accantonato, in questa seconda parte della stagione, l’impiego dei needle in favore di altri wtd che ho sempre avuto nelle plano e colpevolmente spesso non impiegato in pesca con costanza.
Devo dire che, finalmente, la fortuna ha un po’ svoltato, probabilmente grazie anche alla stagione che ha trovato, in questo finale di agosto, una certa stabilità!!  Ho avuto la possibilità di cercare e testare anche nuovi spot e questo, a volte, ti permette di imbatterti in situazioni che nemmeno avresti ipotizzato!! Con l’amico Francesco Ruscelli, ci eravamo riproposti di realizzare alcune battute finalizzate alla cattura di qualche esemplare di taglia, abbiamo fatto tanta strada, tanti sacrifici, preso qualche bella delusione, ma alla fine, ci siamo imbattuti nella giornata perfetta, quella da ricordare negli anni a venire.
Periodo di frega questo per i Serra e le grosse riproduttrici sono in caccia in prossimità delle varie foci, è infatti qui che ci siamo focalizzati; arrivati sul nostro spot, troviamo condizioni ottimali, picco di alta marea passato da un’oretta, vento leggero ma costante di grecale, presenza di molto pesce foraggio ed ogni tanto, qualche cacciata che ti fa ben sperare!!! Partiamo con grossi wtd, ma le ore passano, i lanci si susseguono e nulla si muove, poi dietro un popper di un altro spinner presente in loco, avviene una vera esplosione d’acqua ma senza esito!!!! Partono frenetici i lanci indirizzati alla cacciata, ma personalmente preferisco ragionare un attimo, tolgo il grosso wtd che avevo in canna, l’Espetron e ne scelgo uno più contenuto nelle dimensioni, l' Herakles wtdog 125 hf, dato che il foraggio presente in zona era di taglia piuttosto modesta; uno/due lanci jerkando lentamente ed il wtd sparisce in un gorgo!!! Canna vertiginosamente in piega, frizione che parte e poi si esibisce in un salto un esemplare di serra che mi lascia senza fiato!!! Inizia un tira e molla di un paio di minuti buoni, intervallato da salti e ripartenze, il wtd sembra sparito nell’apparato boccale del predatore, temo che con i denti mi arrivi al fluoro, quindi lo forzo di brutto e riesco a portarlo a riva!!!! Avrò giuro per buoni 5 minuti il tremore alle mani, dall’adrenalina, dalla tensione, ma portare a foto un esemplare così è pura gioia e goduria per uno spinner, finalmente il coronamento di tanti troppi sacrifici fatti!!!!


 Ora sono attanagliato da un totale senso di appagamento, ho raggiunto il mio obiettivo e non mi interessa più di nulla, mi guardo e riguardo quel serra, il mio compagno di pesca e gli altri spinner in zona si stanno impegnando e massacrando in mille lanci, ma personalmente mi passano in testa altri pensieri!!! Mi interrogo sul perché esca piuttosto piccola abbia dato il pesce grande, rifletto sul fatto che se avessi avuto il predatore incannato sulla Greenwater 901S  1 e ¼ di Oz, che avevo troncato in pesca la settimana prima, probabilmente non sarei riuscito a spiaggiare questo grosso predatore con la stessa rapidità e tempistiche, canna troppo morbida e che forse non permette, in fase di ferrata, di piantare ben salde le ancorine nel duro apparato boccale del serra!!! Destino mi dico….. e pigramente mi rimetto a lanciare pure io!! 

Vi dicevo che si è trattato di una giornata da triplo circoletto rosso, ebbene oramai a sole alto, quando la soglia di concentrazione stava andando a calare drasticamente, anche il wtd di Francesco subisce sorte analoga; l’attacco più contenuto, chirurgico,  fa presumere ad un serra di taglia più modesta, canna in piega, primo salto ed invece il predatore è grosso, molto grosso!!!! Sento il mio compagno letteralmente soffiare ad intervalli regolari come un mantice, teso, tesissimo, determinato …….. la frizione scorre, forse troppo, il predatore per ben 3 volte arriva a portata di guadino e poi riprende 20/30 metri verso il largo, quindi devo richiamare Francesco a stringere la frizione, lo vedo titubante, teme che l’attrezzatura non regga, ma il rischio di slamarlo è troppo alto se non si mette fine al combattimento, ogni salto è un colpo alle coronarie, poi finalmente, con la frizione ben serrata, il serrone arriva a portata stremato e lo guadino!!!! Siamo all’estasi pura, incredibile, in una mattinata 2 biggoni del genere, normalmente ti imbatti in uno di questi ogni tot di anni, se hai fortuna. Anche Francesco pare frastornato, un misto di incredulità, fatica, emozione ….. sono momenti che difficilmente si dissolveremmo dalla mente di un pescatore!!!!
Ecco questo splendido serra in tutta la sua bellezza e potenza...


 Ingannato con un Skywalk Herakles, canna Kiar Vanto, alla bilancia segnerà 5 kg buoni!! 



Qui sotto due scatti del carniere di giornata, stazza quasi similare come si può notare, due grosse femmine!!




Darsi una ragione del perché di questa pescata, non è semplice, piacerebbe sempre capire il motivo, vedere se si è trattato soltanto di pura casualità e fortuna oppure se il tutto è dovuto ad una ragione logica, precisa, sarebbe opportuno interloquire con un biologo marino, per capire le fasi riproduttive del serra, se sono presenti in questo periodo davanti alle foci per alimentarsi o magari perché la gettata delle uova è imminente, chissà!?!?
Tra questi mostri è buffamente saltato fuori anche un piccolissimo esemplare di serra, quasi delle dimensioni degli artificiali impiegati per tentare di ingannare i serroni presenti, la pesca è davvero strana!!!



Come Vi accennavo sopra, prima di questa battuta fortunata, abbiamo preso invece diverse sberle, nella fase esplorativa che abbiamo effettuato, alla ricerca di nuovi spot; in una di queste pescate ho avuto in canna un esemplare di stazza similare a quelli sopra, anche in quell’occasione, dopo un uso massiccio di grossi wtd e needle, avevo pensato ad un esca piccola che si avvicinasse al foraggio, nelle plano avevo un bel Sammy 85 che spesso mi ha dato risultati nel salmastro con esemplari di spigole dalla taglia contenuta, dotato di ancorine per il FW e pure un po’ corrose, non ho fatto colpevolmente caso ad esse e l’ho scagliato nella mangianza; al secondo lancio è stato fagocitato da un grosso serra, combattimento serrato, esemplare portato con fatica quasi sull’arenile, ma la ripartenza è stata fatale, rottura dell’ancorina posteriore ed apertura di quella ventrale!!!! Mi è stato a dovere, una dura lezione patita sulla mia pelle, mai sottovalutare la potenza di questi esemplari, mai impiegare attrezzatura non adatta allo scopo!!!!



Tutto ciò mi ha permesso di presentarmi doverosamente preparato alla successiva pescata ed infatti, i pesci sono stati portati a terra!!!

Faccio anche un resoconto di altre battute effettuate nei giorni precedenti e successivi alla pescata di cui sopra; come già accennato, ho voluto sperimentare e testare altri tipi di wtd, con particolare curiosità per le esche Lurenzo Handmade, il Don Belone un sinking pencil di 23 cm per 35 grammi di peso e l’Espetron un floating pencil di 20 cm per 38 grammi di peso.
Ne sono rimasto piacevolmente colpito, il Don Belone si assimila alla tipologia di azione di un needle, emettendo anche piccoli splash grazie alla forma particolare della bocca, ma se recuperato più lentamente, riesce a sondare anche strati di acqua più profondi e la cosa, a volte, può risultare vincente!!
I serra lo hanno apprezzato e qui di seguito, Vi posto un paio di esemplari ingannati da questo artificiale:





L’Espetron invece si presenta come un tozzo wtd dalle sembianze di un barracuda, regge benissimo anche forti correnti ed in condizioni di mare mosso, o vento teso, non ha dato problemi nell’azione di recupero; riesce a smuovere i predatori, quando le altre esche paiono passare inosservate!! Temevo fosse un artificiale troppo grosso, più adatto allo spinning in barca sulle mangianze, ma mi sbagliavo, lo si gestisce bene, logicamente con una canna adeguata alle sue misure e pure da terra, può regalare belle prede!!
Vi avevo agganciato un bel serra, stimato sui 3 kg che poi si è liberato in fase di bogaggio, quest’altro più piccolo, invece, sono riuscito a portarlo a foto!!


 La bellezza, il fascino della pesca è questo, ti si presenta una stagione che pare nera, nerissima, gli spot che spesso ti hanno regalato gioie negli anni passati, sono risultati sterili, avidi di catture, pensi oramai ad un’annata no, dai la colpa al meteo, a mille fattori, ma non demordi, insisti, prendi altre batoste, cappotti e delusioni, ma alla fine trovi la carta vincente, per caso o per merito chissà e tutto si trasforma ai tuoi occhi ed il 2016 resterà un anno da ricordare a lungo!!!! Per questo amo alla follia questo hobby, questo sport che ti spinge a fare mille sacrifici, ad essere spesso lontano dalla famiglia, ad alzarti ad orari folli, a pescare in situazioni estreme, in scogliere impervie, in situazioni di freddo intenso, di umido, a prenderti del “bischero” e del folle da chi ti conosce, per tutto questo pescherò finché me ne sarà data la possibilità!!!!

martedì 16 agosto 2016

Needle, fine di un'epoca d'oro???



Essendo oramai arrivati a metà agosto, è tempo dei primi bilanci di questa stagione estiva …..
Anno bisestile questo 2016 ed infatti lo si è sentito tutto, personalmente in vari aspetti della quotidianità,
ma anche in pesca, purtroppo!! Scherzi a parte, per quanto riguarda la mia esperienza personale, ma anche
quello che mi stanno riportando molti miei amici e contatti, almeno sulle coste toscane, quest’anno, lo
spinning al serra ha registrato una bella battuta d’arresto, fino a questo momento.
Era praticamente impossibile pensare che l’annata 2015 potesse essere ripetuta, a detta di molti infatti,
un’annata epica, ma quest’anno si sono notate le prime avvisaglie fin dall’inizio giugno, di qualcosa che non
quadrava …..
La temperatura dell’acqua è stata a lungo sotto la media stagionale, frequenti sbalzi di temperatura
atmosferica, instabilità hanno portato, ameno per quello che ho potuto intuire e notare, ad una scarsa
presenza del foraggio sotto costa e quindi anche la presenza dei predatori è stata più sporadica ed
altalenante. In spot che oramai frequento con regolarità da svariati anni, si è proprio riscontrato questo
aspetto, se prima avevi 4 / 6 attacchi a sessione di pesca, con passaggi ripetuti del branco di serra, ora se ti
và bene, ti danno 1 /2 possibilità e stop e non vanno nemmeno così decisi sull’artificiale!!!  In più ho notato
che i serra, sono andati in frega prima ed ora sono praticamente al culmine. Temo purtroppo anche un altro
aspetto e la cosa, dico la verità, per un amante come me dei needle e della pesca in top water, un po’ mi
inquieta!!!  Ho paura che questa esca filosofale, questo bacchetto di legno da 18/20 cm sgraziato e
sbarazzino, sia nella sua naturale parabola discendente!!!!!!! Lo impiego in pesca oramai da svariati anni,
insieme a Mirco Gavagni, non nego di essere stato tra i primi, qua in Toscana a dare fiducia a queste esche
che il buon Alessandro Dinelli, l’ideatore del marchio Pirana, col nome di Beccolungo, ha introdotto con
successo e portato a conoscenza del mondo spinningofilo italiano, dopo dalla sua idea si sono diffusi i più
noti e blasonati Stylo, Biro e via dicendo….
Per varie stagioni abbiamo pescato e bucato, devo dire tanto, con queste esche, facevano davvero la
differenza sullo spot e notavi sempre che molti spinner non lo possedevano ed anzi quando te lo vedevano
montare, facevano quasi un sorriso a presa di giro …… spesso poi dovendosi ricredere!!!
Ora invece, causa anche forum, social e la nascita di marchi blasonati che hanno spinto tanto su questo
genere di esche e martellato con catture a ripetizione dei loro prostaff, trovi questa esca in mano a tutti,
dal bimbetto di 12/14 anni che magari lo lancia con un cannone improponibile, al vecchietto che è a
bolognese ed ogni tanto tira fuori il lancetto e tenta 2 tiri a spinning col needle; tutto questo, inevitabilmente,
porta ad una conoscenza da parte del predatore dell’esca e di conseguenza questa perde il suo effetto!!!!
Sembra una cosa impossibile, ma è pura matematica!!!!

Constatato ciò, ho continuato comunque a preferire l’uso del top water e qualche riscontro l’ho avuto….




Qui sopra e nello scatto successivo un discreto esemplare ingannato con lo Stylo in legno




Qui una battuta di pesca effettuata con l’amico Francesco Ruscelli, uno strike a testa questa volta entrambi
con il Biro.




Questo invece uno scatto di una coppiola di serrotti, caduti sullo Stylo in legno in uno dei rarissimi calasole
che sono riuscito ad effettuare quest’anno……..pare che le albe, rendano meno dei calasole, mah, negli anni
passati avevo sempre riscontrato il contrario!!??




Infine un altro serrotto che ha gradito il Biro del mio amico Mirco!!!




Ho iniziato ad impiegare con continuità la Loomis Greenwater 901S 7’6, molti storgono il naso, mi dicono: "il
top water lo fai male con quella canna, non si lavorano bene i needle!"; personalmente, dopo un iniziale
periodo nel quale ho dovuto prendere le misure per calibrare l’azione di recupero, ora trovo che lanciare e
gestire queste esche, sia con questa canna facilissimo ma, soprattutto, ti stanchi molto meno e riesci a
stare, di conseguenza, maggiormente in pesca!!

Ora come obiettivo per le prossime spinnate che spero di poter effettuare, ho quello di cambiare esche,
voglio provare a dare più spazio ad altri tipo di wtd, tipo i Pibara, e poi testare alcune anguille snodate,
spero di tornare a scrivere presto con riscontri positivi!!!!

venerdì 1 luglio 2016

Un incontro inconsueto......

Torno a questo mio piccolo spazio web per raccontare di un incontro davvero singolare e sfortunato, purtroppo, che ho avuto nel corso della passata settimana in una località maremmana....
Godendo di pochi giorni di ferie, ho avuto la possibilità di effettuare un paio di battute di pesca, mentre stavo per recarmi sullo spot, in occasione della mia seconda pescata, ancora in piena notte, passando su una diga foranea, avverto degli stani mugolii provenire dalla massicciata, praticamente a livello del mare; incuriosito ed anche un pò preoccupato, scavalco il muro che separa il camminamento dalla scogliera e mi dirigo nella direzione di questi versi, dotato soltanto della lampadina frontale, non riesco nell'immediato ad individuare alcun chè; faccio quindi per tornarmene sui miei passi, ma altri gemiti, ancora più pronunciati mi riportano indietro!!!
Non so cosa pensare, non riesco a vedere nulla nel mio fascio di luce, ma i gemiti sono reali, mi viene anche il timore che una persona si sia ferita cadendo tra gli scogli, ma il verso è più gutturale, non pare umano.....
Mi avvicino ancora più all'acqua, girando la testa a destra e sinitra come un ossesso, nel tentativo di illumiare qualcosa, quando la mia attenzione ricade su due scogli; ci sono dei peli, molti, sopra questi massi, incuriosito mi dirigo li, abbasso lo sguardo tra queste rocce ed incredibilmente, un metro buono sotto, mi si presenta questa scena.......



Caduto in questo angusto anfratto, chissà come vi è arrivato, in cima ad una diga foranea, c'è un grosso esemplare di quello che pare un capriolo o un daino, il povero animale ha soltanto la testa fuori dall'acqua, per il resto risulta totalmente immerso!!!
Resto di sasso, impietrito, mi pare impossibile, ma il malcapitato animale è reale, trema dal freddo ed è messo male, in un anfratto talmente angusto e stretto, che ogni mio tetativo per fare qualcosa risulta subito vano!!!
Mille pensieri mi passano per la testa, chi chiamo, come faccio???? Segno il posto con una pietra che posiziono sopra il masso antistante l'animale e me ne torno sul porto, ma a quell'ora è deserto, nemmeno un pescatore.....
Col cellulare provo a vedere sul web elenco di vari enti per la protezione animali, numeri ipotetici da chiamare, ma resto solo più confuso!! In porto c'è la stazione della Capitaneria di Porto e pure quella della Polizia Navale, ma a tali orari, tutto chiuso.....
Alla fine faccio chiamata al 113, mi viene quasi il dubbio di essere preso per un pazzo, ma la mia richiesta di soccorso pare essere presa sul serio e mi viene detto di attendere in zona, che nel frattempo verrà allertata una squadra dei Vigili del Fuoco....
Passa il tempo, inizia ad arrivare qualche paesano e dò notizia della cosa, mi richiamano dal numero che ho fatto, dicendomi che i Vigili del Fuoco hanno raccolto la segnalazione, ma arriveranno non prestissimo, causa impegno della squadra in un'altra emergenza.
Arriviamo alle 7.15 quando finalmente vedo entrare una persona nella stazione della Polizia Navale, dò subito segnalazione della cosa, facendo vedere la foto sopra nel cellulare, per non essere preso per un bombarolo o ubriacone.... I ragazzi della Polizia Navale mi seguono immediatamente sul posto ed inizia una lunga operazione di recupero che andrà avanti fino alle 11.30 della mattina.
In breve sul posto si presentano Carabinieri, Guardia Costiera, la squadra dei Vigili del Fuoco, Guardie del parco della Maremma, immancabili giornalisti di testate locali ed anche web e veterinari.
Da questo scatto si può vedere come il posto fosse vicino al mare...



Il recupero risulta estremamente difficile, l'animale, che viene identificato come una femmina adulta di daino, è stremato ed incastrato, viene alla fine tentata la sedazione e così, anche con l'ausilio di divaricatori idraulici, i Vigili del Fuoco riesco ad estrarre l'animale!!


Pare il lieto fine di una lunga novella, la molta gente arrivata sul luogo acclama al successo dell'operazione, ma purtroppo i veterinari, ben presto, si accorgono che la povera femmina non riesce a riprendersi dall'anestesia!!! L'ipotermia dovuta alla lunga permanenza in acqua, sommata all'effetto sedante dell'anestesia, è risultata fatale!!!


Su tutti i presenti piomba una cappa di sconforto, ore ed ore di sforzi e tentativi sono risultati vani!!!
Non sarà stata una persona, ma la dedizione, la passione e la volontà con la quale tutti i presenti intervenuti hanno affrontato la cosa, fa di loro delle grandi persone!!!
Il mio ringraziamento và a tutti gli intervenuti, ma in particolare ai due ragazzi della Polizia Navale del luogo, che fin da subito hanno raccolto la mia segnalazione e si sono presi a cuore la cosa, mobilitando e gestendo tutta la fase successiva!
Resta il grande rammarico di non avercela fatta, ho ancora negli occhi lo sguardo impaurito di quello stupendo animale, cosa che difficilmente passerà dalla mia mente!!!!

Meglio passare ad argomenti più lieti e leggeri......
In questo lasso di tempo, ho avuto la soddisfazione di portare il mio ragazzo ad un corso di spinning organizzato dallo Spinning Club Italia, sezione di Firenze; per me è stata una gioia immensa vederlo apprendere i fondamentali del mestiere!!!!



ha imparato a lanciare e gestire anche ondulantini di pochissimi grammi....


 una gran soddisfazione per un babbo pescatore!!!!

Personalmente, invece, sono tornato a bucare in top water qualche serrotto, sempre con i miei amati needle, in questo caso con gli Stylo in resina della Jack Finn



speriamo che la stagione riparta bene, per ora qualche cattura anche se non di taglia.....


Finisco il post con un cenno per l'amico Simone Giorgetti, in occasione di una nostra battuta a trote, effettuata una ventina di giorni fa, ti è uscito con questa sventola.....



trota vera, non da laghetto a pagamento!!!
e vederla ripartire è sempre bello, grande Simo!!!!!!!!!!!!!