martedì 1 aprile 2014

Eging.....



La pesca ti sa sempre regalare momenti particolari e forti emozioni, albe o tramonti come questo ritratto sopra, ti restano nell'anima e da soli ti ripagano delle levatacce, delle lunghe camminate, del freddo e pure dei cappotti cui spesso uno spinner si deve sobbarcare.
Sono partito con uno scatto extrapesca, per far capire che nel nostro amato hobby, non ci sono solo canne, mulinelli, artificiali di ogni foggia, tipo e colore e pesci, ma esistono momenti in cui ti godi a pieno la natura, vivi le notti, apprezzi e cogli il profumo pungente della macchia mediterrana, i colori intensi del sorgere del sole....

Tornando allo spinning, passo ad un breve resoconto di questa battuta, tempo di cefalopodi, ma non solo....

In questi periodi, bene sempre portarsi dietro più di una canna, infatti puoi già imbatterti nei consueti predatori notturni, tipo i barracuda, ma ancora, soprattutto in certi spot, puoi incappare negli amici tentacolati, che certo non dispiacciono!!

Come attrezzatura Labrax abbinata al Daiwa Certate Hyper Custom 3012H combo dedicato alla ricerca dei barra e Herakles Egy Fluid abbinata al Daiwa 2500R custom con treccia sottilissima, combo dedicato all'eging.

Parto con la ricerca dei cefalopodi, ed in particolare cercando di insidiare le seppie, più frequenti in questo momento, quindi impiego un artificiale dedicato, che sonda gli strati profondi, arrivando sovente a strusciare sul fondale; diversi lanci infruttuosi, altri tentativi, poi, nel crepuscolo, noto una sagoma chiara allungata procedere parallela alla scogliera, parrebbe un barra, è proprio in traiettoria del mio artificiale che è arrivato quasi a fine corsa, lo alzo cercando di evitare l'incaglio negli scogli...... la sagoma è svanita, altri 2 giri di mulinello e si blocca il tutto di colpo...... penso all'incaglio, ma poi la sensibile canna si anima e resto interdetto sulla possibile preda..... dalle fughe ritmiche si capisce che trattasi di un cefalopode, ma quando ne esce un bel calamaro, non nego di restarne un pò sorpreso.

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Devo quindi rivedere la mia azione di pesca, via l'artificale appesantito per far posto ad un egi adatto ai calamari, colori sempre chiari e lanci corti , quasi paralleli alla scogliera, sospettando che fossero in caccia a pelo d'acqua sottoriva.

La strategia è quella giusta, arriveranno altre 2 catture in rapida successione, la stazza dei calamari è discreta, sono tutti sopra il mezzo kg; il terzo della serie, curiosamente, è seguito per tutta la fase del recupreo da un esemplare più grande, mi verrà addirittura fin sotto i piedi, fermandosi qualche frazione di secondo a scrutarmi, per poi ripartire pigramente verso le scure acque....... sarà un caso, ma da quel momento, si fermerà l'attività dei calamari per quasi 2 ore!!

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Passo quindi alla ricerca dei barra, alternando jerk dalla livrea naturale, a quelli con livrea bianca; molti tentativi, anche con gomma bianca piombata, ma totalamente infruttuosi; passano le ore, vario spesso le due tecniche, riprovando con gli egi e poi ripassando ai jerk, ma la serata corre veloce.....

Sul finire, dopo che avevo percepito delle possibili cacciatelle ad una decina di metri dalla scogliera, sull'ennesimo gamberetto chiaro impiegato, ho un nuovo attacco di calamaro, recupero sempre divertente, grazie alla canna impiegata che, devo dire, mi ha davvero soddisfatto, sia per sensibilità che reattività!

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La battuta termina qui, alla fine saranno 4 calamari, ma ne torno a casa ugualmente soddisfatto, quando la canna entra in piega più volte, ti sei divertito ed hai la soddisfazione di essere riuscito ad interpretare la situazione di pesca nel modo giusto.



Aggiungo questa seppia, fatta da banchina portuale, qualche sera dopo, medesima attrezzatura impiegata....





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